(Adnkronos) – Freddo, luce, sole in montagna. Per i 9 milioni di italiani trascorrono le proprie vacanze sulla neve e, soprattutto, per chi pratica sport invernali, l’attenzione alla salute degli occhi è d’obbligo, anche se pochi sono davvero consapevoli dell’impatto che alcuni fattori e le basse temperature possono avere sulla vista. “Proteggere la salute oculare – spiega Sergio Ares, medico oculista e country manager di Clinica Baviera Italia, gruppo oftalmologico con una rete di 85 centri in Europa – quando si pratica uno sport invernale è essenziale perché gli occhi sono esposti a condizioni estreme: la radiazione solare intensa riflessa dalla neve, l’aria fredda e secca, il vento forte e i cambiamenti bruschi di temperatura sono fattori che possono provocare secchezza, irritazione, infiammazione o persino lesioni gravi”.  

Inoltre, continua, “lo sforzo visivo e l’altitudine aumentano l’affaticamento oculare e riducono la chiarezza della visione, elevando il rischio di incidenti. Proteggere gli occhi mediante una buona idratazione, igiene, acclimatazione e l’uso di misure preventive adeguate, garantisce non solo una visione sicura e confortevole, anche un’esperienza sportiva più piacevole. Inoltre, è importante effettuare controlli oculari annuali, specialmente se si rilevano segni di secchezza, irritazione o sensibilità alla luce, per essere sicuri che sia tutto nella norma ed eventualmente prevenire problemi maggiori”. 

Proteggere la vista in ambienti freddi e luminosi non solo migliora le prestazioni sportive, previene anche danni a lungo termine. La protezione oculare dovrebbe essere considerata un elemento essenziale dell’equipaggiamento sportivo, allo stesso livello del casco o dei guanti. Investire in buoni occhiali, mantenere una corretta idratazione e conoscere i sintomi d’allarme sono passi fondamentali per godersi gli sport invernali senza che ne risentano gli occhi. Questi gli 8 consigli salva vista degli esperti della Clinica Baviera: 1) Utilizzare occhiali con protezione Uv al 100% e lenti adeguate. Il sole invernale può sembrare meno intenso, ma in montagna il suo effetto si moltiplica. Il principale rischio oculare quando si praticano questi sport è la fotocheratite, un’infiammazione dolorosa della cornea causata dall’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti (Uv), dal momento che la neve riflette oltre l’80% della radiazione solare. Questo tipo di “scottatura solare” oculare può manifestarsi ore dopo l’esposizione, con arrossamento, lacrimazione intensa, visione offuscata e sensazione di avere sabbia negli occhi. 

A lungo termine, l’esposizione ripetuta senza protezione può aumentare la probabilità di sviluppare cataratta o danni alla retina. Per questo motivo, il primo passo per proteggere gli occhi è scegliere occhiali che blocchino il 100% dei raggi Uva e Uvb. Gli occhiali devono essere avvolgenti, poiché in questo modo impediscono che la radiazione e le particelle che potrebbero entrare anche dai lati, penetrino, offrendo una barriera totale contro l’ambiente e le condizioni estreme. Inoltre, avere questo tipo di occhiali migliora la visibilità, eliminando i riflessi laterali, permettendo di vedere meglio la superficie della neve, gli ostacoli o le ombre, riducendo così il rischio di incidenti. 

Se si praticano sport come lo sci o lo snowboard, è preferibile optare per maschere con filtro di categoria 3 o 4, progettate per proteggere in condizioni di alta luminosità. È consigliabile utilizzare lenti con trattamento anti-appannamento e buona ventilazione per evitare la condensa. Il contrasto termico tra l’aria fredda esterna e il calore corporeo potrebbe far appannare gli occhiali, riducendo la visibilità. Il materiale delle lenti deve essere altamente resistente: si raccomanda l’uso del policarbonato, poiché è più leggero e non si rompe facilmente, riducendo il rischio di lesioni oculari gravi in caso di incidente. Inoltre, offre un’eccellente qualità ottica senza distorsione visiva, fondamentale quando si richiede una percezione precisa di profondità e velocità. 

Infine, è fondamentale non guardare mai il riflesso del sole sulla neve, poiché questa riflette la luce solare con un’intensità che può essere fino a otto volte maggiore rispetto a una superficie normale. Questo eccesso di radiazione può provocare una scottatura alla cornea. Oltre al danno immediato, guardare il riflesso solare sulla neve può causare abbagliamento temporaneo e perdita del contrasto visivo, aumentando il rischio di cadute o incidenti mentre si scia, si cammina o si pratica qualsiasi sport. L’abbagliamento prolungato, inoltre, affatica i muscoli oculari, generando stanchezza e mal di testa. 

Secondo consiglio: idratare gli occhi e il corpo. L’aria fredda e secca della montagna provoca un’evaporazione accelerata del film lacrimale naturale, che può generare secchezza oculare, irritazione, arrossamento o visione offuscata. A questo si aggiunge il vento, che disidrata la superficie dell’occhio e ostacola la produzione dell’umidità necessaria da parte delle ghiandole lacrimali. Mantenere gli occhi ben idratati è essenziale per preservare il comfort visivo ed evitare lesioni oculari causate dall’attrito della cornea secca. Durante l’attività fisica al freddo, molte persone dimenticano di bere acqua perché non avvertono sete, ma l’organismo perde comunque liquidi respirando, traspirando ed espirando aria calda.  

La disidratazione corporea influisce direttamente sulla composizione del film lacrimale, riducendone volume e stabilità. Bere piccoli sorsi d’acqua regolarmente, anche se non se ne sente il bisogno, aiuta a mantenere l’equilibrio idrico dell’organismo e a sostenere un’adeguata produzione lacrimale. Inoltre, si raccomanda l’uso di lacrime artificiali senza conservanti prima e dopo la pratica sportiva, specialmente se si utilizzano lenti a contatto o se si avverte secchezza oculare. Questa semplice pratica aiuta a mantiene la superficie dell’occhio lubrificata, migliora la visione e previene bruciore o sensazione di sabbiolina all’interno. Una buona idratazione, sia interna che esterna, è una delle difese più efficaci per mantenere gli occhi sani e protetti dal freddo, dal vento e dall’altitudine. 

Terzo consiglio. Dormire a sufficienza prima e dopo la pratica sportiva. Dormire bene prima e dopo la pratica sportiva permette agli occhi di recuperare dallo sforzo visivo e di mantenere una migliore lubrificazione e prontezza di risposta di fronte all’ambiente estremo. Il riposo adeguato è fondamentale per la rigenerazione dell’epitelio corneale e per mantenere la stabilità del film lacrimale. Dormire meno di sette ore a notte riduce la produzione naturale di lacrime e aumenta la sensibilità oculare. 

Quarto consiglio. Mantenere una buona igiene oculare è fondamentale quando si praticano sport invernali, poiché il contatto con neve, vento, polvere e sudore può introdurre microrganismi e particelle estranee negli occhi, aumentando il rischio di congiuntiviti e infiammazioni. Lavarsi le mani prima di toccarsi gli occhi è una delle misure più raccomandate; inoltre bisogna evitare di sfregarli e utilizzare lacrime artificiali sterili per pulire o lubrificare la superficie oculare quando si avverte secchezza o fastidio, evitando così irritazioni e infezioni. È importante anche pulire regolarmente le palpebre e i bordi delle ciglia con salviette specifiche o acqua tiepida, cosa che contribuisce a eliminare i residui accumulati durante l’attività sportiva. Mantenere questa routine, anche se breve, aiuta a proteggere la cornea e la congiuntiva, a prevenire le irritazioni e ad assicurare che la visione rimanga chiara e confortevole durante tutta la giornata sportiva. 

Quinto. Acclimatare progressivamente corpo e occhi è uno dei consigli meno conosciuti, ma tra i più importanti. I cambiamenti bruschi di temperatura, altitudine e luminosità possono alterare la circolazione sanguigna oculare e la produzione lacrimale. Questo può causare visione offuscata, lacrimazione eccessiva o sensazione di pressione dietro gli occhi, specialmente durante le prime ore in cui si sale in quota. Dare tempo al corpo di adattarsi può prevenire questi fastidi e migliorare le prestazioni visive. Inoltre, camminare o fare un leggero riscaldamento prima di iniziare l’attività migliora l’ossigenazione e l’irrorazione oculare, evitando l’affaticamento visivo precoce. Dedicare anche solo 10 o 15 minuti all’acclimatamento, prima di cominciare a praticare, permette agli occhi di lavorare in modo più efficiente e sicuro. È un gesto semplice che protegge la vista, migliora la percezione del terreno e aumenta il piacere dello sport senza disagi visivi. 

Sesto consiglio. Mantenere l’attrezzatura sportiva pulita e in buone condizioni è importante per la salute oculare. Casco, guanti, sciarpa, scaldacollo e occhiali, con l’uso continuo accumulano polvere, sudore, sebo cutaneo e microrganismi che possono arrivare facilmente agli occhi. In ambienti freddi e umidi, queste particelle possono sopravvivere più a lungo, favorendo la comparsa di congiuntiviti, orzaioli o infezioni oculari. Mantenere l’attrezzatura pulita evita che batteri o residui irritino la superficie dell’occhio o le palpebre, per cui si raccomanda di pulire ogni elemento e accessorio alla fine della giornata. Caschi, visiere e occhiali possono essere disinfettati con panni morbidi inumiditi con soluzioni antibatteriche non abrasive; sciarpe, guanti e scaldacollo termici devono essere lavati regolarmente in acqua tiepida con sapone neutro. 

Settimo. Usare la protezione solare intorno agli occhi. Questa zona è una delle più sottili e sensibili del corpo e può subire scottature solari, infiammazioni o desquamazioni con molta facilità. Applicare una protezione solare ad ampio spettro (Spf 50 o superiore) prima di uscire sulla neve è una misura essenziale di prevenzione. È preferibile utilizzare un prodotto ipoallergenico e privo di profumi o alcol, poiché riduce il rischio di irritazione oculare se accidentalmente entra in contatto con le lacrime o le palpebre. Esistono anche balsami solari in stick o formulazioni speciali per contorno occhi e labbra, progettati per rimanere stabili a basse temperature e resistere al sudore o all’umidità. Vanno applicati con cura nella zona perioculare, circa 20 minuti prima di iniziare l’attività sportiva. 

Ottavo. Sbattere frequentemente le palpebre durante la pratica sportiva. Quando si pratica uno sport invernale come lo sci o lo snowboard, il freddo e il vento riducono naturalmente la frequenza dell’ammiccamento. Inoltre, la concentrazione visiva necessaria per mantenere l’equilibrio o seguire il tracciato, fa sì che molte persone dimentichino di sbattere le palpebre regolarmente. Questo provoca un’evaporazione più rapida del film lacrimale, generando secchezza, irritazione e visione offuscata. Sbattere consapevolmente le palpebre ogni pochi secondi aiuta a ripristinare l’umidità naturale dell’occhio, distribuendo le lacrime sulla cornea ed eliminando piccole particelle di ghiaccio o polvere che possano depositarsi. Inoltre, mantenere una frequenza costante di ammiccamento migliora la chiarezza visiva e riduce la sensazione di affaticamento oculare durante l’esercizio.