(Adnkronos) – E’ di almeno 8 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Deir Al-Balah dopo che i carri armati israeliani sono entrati nella città, nella Striscia di Gaza centrale, in quella che è la prima incursione di terra dell’Idf nell’area. L’esercito israeliano ritiene che alcuni degli ostaggi possano essere trattenuti da Hamas a Deir Al-Balah. Nel raid israeliano sono state colpite otto case e tre moschee nella zona, spiegando fonti mediche palestinesi citate dal Guardian. 

L’attacco è iniziato questa mattina, poche ore dopo che l’esercito israeliano aveva diramato avvisi di evacuazione ai residenti di sei isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. Attualmente nella zona ci sono migliaia di sfollati, riporta la Bbc, provenienti da Rafah e Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. Carri armati e veicoli militari israeliahi sono entrati in città dal posto di blocco di Kisufim sotto la copertura aerea e di artiglieria pesante.
 

Decine di granate avrebbero colpito i quartieri di Abu al-‘Ajin e Hikr al-Jami, mentre le forze di terra avanzavano. Migliaia di residenti sono fuggiti dalla città durante la notte verso la zona costiera di al-Mawasi, vicino a Khan Younis, che è diventata una delle poche zone di rifugio relativo rimaste nella Gaza meridionale. 

Il capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, ha elaborato un piano per intensificare ulteriormente le operazioni militari contro Hamas. Lo riporta l’emittente Channel 12 citando fonti a conoscenza della proposta secondo cui si tratta di un ”piano per prendere il controllo di Gaza”. Il servizio afferma che il piano è un’alternativa alla controversa “città umanitaria” di Rafah,promossa dal primo ministro Benjamin Netanyahu, a cui Zamir si oppone, e verrebbe attuato se i colloqui per il rilascio degli ostaggi fallissero o in caso di tregua se non si raggiungesse un accordo per porre fine alla guerra dopo il cessate il fuoco di 60 giorni. Secondo quanto riferito, la proposta prevede che le Idf catturino e mantengano il controllo su un territorio molto più ampio nella Striscia di Gaza rispetto a quello attualmente in loro possesso, mentre l’esercito conquisterà gradualmente più terreno ogni giorno per mostrare a Hamas cosa sta perdendo. 

Il quotidiano Israel Hayom scrive che il piano di Zamir prevede che l’esercito accerchi la maggior parte delle zone di Gaza, non che prenda il controllo dell’intera enclave. Il quotidiano riporta anche che Netanyahu ha impedito a Zamir di presentare la proposta al gabinetto di sicurezza e a un gruppo più ristretto di ministri di deliberare sulla proposta. 

Hamas ha interesse a raggiungere un accordo che porti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi. Per cui il gruppo dovrebbe accettare a breve, in toto o almeno in parte, l’ultima proposta presentata dai mediatori nel fine settimana. Lo riferiscono fonti politiche israeliane citate dal quotidiano Haaretz. L’ultima bozza include concessioni israeliane in merito al dispiegamento di truppe durante un cessate il fuoco di 60 giorni, anche lungo il corridoio di Morag. 

Secondo Haaretz, Israele ritiene che Hamas desideri attualmente un accordo e che ci si aspetta una risposta che consenta alle parti di procedere, anche se include ulteriori riserve. I funzionari israeliani hanno aggiunto che Hamas ritiene che questa proposta possa potenzialmente portare alla fine della guerra e potrebbe quindi favorire l’accordo. 

Un gran numero di persone affamate nella Striscia di Gaza sono state uccise dal fuoco israeliano mentre attendevano i camion degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, secondo il Programma Alimentare Mondiale (Pam), che ha sede a Roma. Poco dopo aver attraversato il valico di Zikim settentrionale per entrare a Gaza, un convoglio di 25 camion del Pam ha incontrato una grande folla di civili in attesa di rifornimenti alimentari, ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite via social. “Mentre il convoglio si avvicinava, la folla circostante è stata colpita da carri armati israeliani, cecchini e altri colpi d’arma da fuoco”. 

L’incidente ha causato la perdita di “innumerevoli vite” e molte altre hanno riportato ferite gravi, ha dichiarato il Pam. “Queste persone stavano semplicemente cercando di procurarsi cibo, per sfamare se stesse e le loro famiglie sull’orlo della fame. Questo terribile incidente sottolinea le condizioni sempre più pericolose in cui sono costrette a condurre le operazioni umanitarie a Gaza”.  

Le autorità sanitarie locali hanno riferito che 67 palestinesi sono stati uccisi, mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato 58 morti e almeno 60 feriti. L’esercito israeliano ha affermato che sono stati sparati colpi di avvertimento in risposta a “una minaccia imminente” e ha espresso dubbi sul numero delle vittime. I dettagli dell’incidente sono oggetto di indagine, ha affermato l’esercito, aggiungendo che una prima verifica ha indicato che il numero di vittime riportato non corrisponde alle informazioni fornite dall’esercito. Non è stato possibile verificare le informazioni in modo indipendente. 

L’agenzia Wafa, citando fonti mediche, ha riferito che ieri nella Striscia di Gaza sono state uccise 132 persone, tra cui 94 che stavano cercando di raggiungere gli aiuti. Le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie segnalano condizioni catastrofiche nella Striscia di Gaza, i cui quasi 2 milioni di residenti dipendono pressoché interamente dagli aiuti per sopravvivere, dopo quasi 22 mesi di combattimenti tra Israele e il gruppo militante palestinese Hamas. Secondo i dati delle Nazioni Unite, centinaia di persone sono morte nelle vicinanze dei punti di distribuzione degli aiuti e attorno ai convogli di aiuti dalla fine di maggio. I filmati condivisi sui social media palestinesi mostrano diversi corpi in seguito ai bombardamenti israeliani nel nord-ovest di Gaza City. Si vedono anche un ragazzo morto e i suoi familiari sconvolti. Non è stato possibile verificare l’autenticità del filmato e dei resoconti in modo indipendente.