(Adnkronos) –  

Nonostante la pioggia che ha rinfrescato Milano questa mattina, si preannuncia una giornata calda quella di oggi, lunedì 21 luglio, a Palazzo Marino, dove alle 16.30 il sindaco Giuseppe Sala riferirà ufficialmente in Consiglio Comunale sul caso urbanistica che sta scuotendo l’amministrazione. Al centro della bufera giudiziaria, che ha travolto i vertici del Comune, ci sono le accuse mosse al primo cittadino, indagato per false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone in relazione alla riconferma di Giuseppe Marinoni alla presidenza della Commissione Paesaggio, e per concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Pirellino, legato all’operato dell’imprenditore Manfredi Catella e dell’architetto Stefano Boeri.  

In queste ore è atteso anche l’annuncio delle dimissioni dell’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, figura chiave nella macchina amministrativa coinvolta nelle indagini. Le pressioni politiche e mediatiche hanno alimentato indiscrezioni su una sua possibile uscita di scena, che potrebbe essere formalizzata già oggi, in coincidenza con la comunicazione di Sala in Aula. 

Intanto, nella giornata di ieri si è tenuto un vertice durato circa due ore tra il sindaco e i vertici milanesi del Partito Democratico: presenti la segretaria regionale Silvia Roggiani, il segretario metropolitano Alessandro Capelli e la capogruppo a Palazzo Marino Beatrice Uguccioni. L’obiettivo dell’incontro è stato fare il punto sulla linea politica da tenere alla vigilia del Consiglio comunale, in un clima segnato da forti tensioni e interrogativi sul futuro della giunta. Nonostante l’inchiesta in corso, il Pd ha ribadito piena fiducia al primo cittadino. “Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico”, ha detto Capelli, sottolineando come il confronto sia stato “costruttivo” e improntato alla volontà di dare un segnale politico forte, anche a fronte della crisi di fiducia che ha investito la macchina comunale. “Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città”, ha aggiunto, evidenziando come questa possa essere “un’occasione per ripartire”. 

Tra i temi indicati come cruciali: diritto all’abitare, governo dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e una visione della città sempre più pubblica e inclusiva. Le parole di Capelli sembrano allontanare, almeno per ora, l’ipotesi di dimissioni da parte di Sala, circolata con insistenza nelle scorse ore. Il sindaco, pur rimanendo in silenzio con la stampa, ha fatto trapelare l’intenzione di voler assumere una posizione chiara e pubblica nella seduta odierna del Consiglio.  

L’attenzione, dunque, resta altissima. Quello di oggi potrebbe essere uno snodo cruciale per il futuro politico di Beppe Sala e per gli equilibri del centrosinistra milanese, alla vigilia di una possibile fase di transizione in una città che da tempo rappresenta un punto nevralgico della politica nazionale, e non solo. 

 

Una distinta di bonifico per la campagna elettorale del 2021 del sindaco di Milano Giuseppe Sala compare tra i 125 allegati agli atti dell’indagine del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano. I presunti incroci pericolosi tra privato e pubblico, tra progetti urbanistici e politica, sono al centro dell’inchiesta della Procura di Milano che vede 74 indagati, tra cui lo stesso Sala. E sui finanziatori i pubblici ministeri sono pronti a indagare. Nell’informativa della Guardia di finanza del 14 maggio scorso, compare un bonifico (datato 21 ottobre 2021) di 2mila euro erogato dalla RealStep srl, società con sede in via Varesina che ha come attività principale ‘sviluppo e gestione di progetti immobiliari per conto terzi’, a Luigi Di Marco – mandatario di elettorale di Giuseppe Sala – come contributo alla campagna per la riconferma del primo cittadino. Il documento bancario, depositato presso l’Area elettorale della Corte d’Appello di Milano, è stato acquisito dalla Guardia di finanza su richiesta della pm Marina Petruzzella.  

Da fonti aperte, riportate nel documento delle Fiamme Gialle, emerge come la società RealStep sia interessata a un intervento di rigenerazione urbana per un palazzo in via Barrella – parte di un più ampio processo di riqualificazione dell’area Milano Certosa District – su cui il 23 maggio 2024 la Commissione per il paesaggio chiamata a esprimere una valutazione circa una ‘variante finalizzata al recupero abitativo del sottotetto’, dà parere favorevole. Altro intervento proposto da RealStep è quello di via Polidoro da Caravaggio denominato ‘Co Factory’. “L’intervento – si legge nell’informativa – è stato oggetto di valutazione da parte della Commissione per il paesaggio in data 10 novembre 2022, nel corso della seduta 38 (il cui verbale è co-firmato da Marinoni e da Oggioni), con espressione di parere favorevole”.  

Il nome RealStep spunta nell’inchiesta anche per il progetto ‘Ripamonti 89’, l’edificio multifunzionale vicino all’area destinata a ospitare il Villaggio Olimpico dei Giochi Invernali Milano-Cortina 2026. Lo stabile oggetto dell’intervento, articolato su otto piani con due piani interrati, inizialmente è di proprietà di una società detenuta al 100% dalla Real Step srl viene poi ceduto nel 2022 alla Patrizia investment management Sarl, società lussemburghese di gestione fondi. L’iniziale parere negativo della Commissione per il paesaggio, fulcro dell’inchiesta della Procura di Milano sull’urbanistica, diventa positivo durante la seduta del 20 luglio 2023, a meno di un mese dalla precedente valutazione.