(Adnkronos) –
“Mi sono svegliato male…”. Jannik Sinner ha strappato il pass per i quarti degli Australian Open, battendo oggi 20 gennaio Holger Rune agli ottavi del torneo. Il numero 1 al mondo ha dovuto lottare però con qualche problema fisico di troppo sul cemento di Melbourne. 

Ma come sta adesso? Jannik ha commentato così la sua condizione nella classica conferenza stampa post-match: “Ho dormito senza problemi. Mi sono svegliato non bene, può succedere. Oggi ho cambiato la mia routine, ho fatto cose che non ho mai fatto. Sono arrivato per ultimo al circolo perché mi aspettavo una partita dura e non ho fatto il riscaldamento. Sapevo che avrei dovuto giocare contro un avversario duro e anche un po’ contro di me”. Nella fase più critica, l’azzurro è parso zoppicare: “Non ho avuto un infortunio. Quando non mi sento bene, tendo a camminare un po’ ‘a sinistra’. Ieri ha fatto caldo, oggi ha fatto caldo. Capita di non essere al top, non voglio scendere nei dettagli”. 

Sinner è apparso più ‘in palla’ dopo il timeout medico. “Anche la rottura del nastro mi ha aiutato tanto, per rientrare negli spogliatoi e recuperare energie. Ho imparato tanto da situazioni di difficoltà, come quella vissuta a Wimbledon contro Daniil Medvedev. Anche se lì era diverso”, ha detto ripensando alla sconfitta contro il russo nel torneo londinese dello scorso anno: anche in quel caso, problemi fisici e una condizioni non ottimale. “Però -ha ripetuto- lì era una situazione differente”. 

 

Le immagini televisive e le foto hanno evidenziato i problemi fisici accusati oggi dall’azzurro: mani tremanti, l’asciugamano sul volto, il saturimetro applicato dal fisioterapista intervenuto in campo in una giornata d’estate in Australia. 

Sinner, che nell’intervista post-partita non ha fornito troppi dettagli, ha poi aggiunto: “Avevo giocato due match serali, oggi ho giocato di pomeriggio ma succede, sappiamo qual è la programmazione. La situazione era comunque difficile anche per Rune, che nel match precedente aveva finito dopo di me. Quando ho avuto il problema, ho pensato che mi era già successo e quindi sono riuscito a gestire il malessere al meglio. Parliamo di dettagli, se Rune avesse trovato il break nel terzo set la partita si sarebbe fatta molto dura. Sicuramente, le difficoltà passate mi hanno aiutato. Ci aspettavamo un match pomeridiano dopo due serali, era una situazione difficile per entrambi”. 

Ma a cosa è legato il problema di Sinner? “Oltre all’affaticamento muscolare, per cui l’esecuzione ripetuta di gesti tecnici e la contrazione prolungata dei muscoli, specialmente quella eccentrica, può essere la causa dei tremori, la disidratazione, attraverso la sudorazione, altera l’equilibrio elettrolitico e può provocare crampi e tremori muscolari”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute il medico fisiatra Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa). 

“Nel caso di Sinner – ha continuato Bernetti – possiamo quindi ipotizzare, in considerazione del caldo e dell’intensità dell’incontro, una duplice causa. Tuttavia è importante ricordare che sono condizioni assolutamente nella norma e gestibili. La definizione di tremore che compare più spesso in letteratura lo descrive come movimento oscillatorio, ritmico, involontario di parti del corpo. Il ‘tremore fisiologico’ è il più comune di tutti i movimenti involontari ed è definito come ‘oscillazioni involontarie di singole parti del corpo di persone sane risultanti dall’interazione di fattori meccanici e nervosi’, come la sincronizzazione delle eccitazioni delle unità motorie muscolari” aggiunge lo specialista.  

La riflessione finale tira in ballo l’aspetto fondamentale: “L’esercizio fisico aumenta ampiezza e frequenza del tremore fisiologico. Inoltre nello sport, e quindi anche nel tennis, l’esposizione al calore, gli sforzi intensi e prolungati, uniti a movimenti ripetuti, possono favorire la comparsa dei tremori”. 

Sul problema di Sinner è intervenuto in conferenza anche Holger Rune: “È giusto che Jannik sia stato controllato. Oggi faceva caldo, anche se non c’è stato il sole tutto il tempo. Era molto umido, anch’io l’ho sentito. Credo che il MTO sia durato un po’ più di quel che mi aspettavo, 10 minuti o più”, ha detto riferendosi alla pausa che Sinner ha chiesto nel terzo set. 

“Ero in un buon momento, ma non sono riuscito ad andare avanti. Per lui non è stato proprio il peggior momento. Lo hanno controllato in campo, poi l’arbitro mi ha detto che avevano bisogno di fare ulteriori controlli per assicurarsi che fosse tutto ok. Poi però lui è tornato in campo a tutta, non so cosa gli hanno fatto. Ci ha messo un po’ troppo”, ha detto ancora. 

Il danese ha poi aggiunto, commentando il match: “Nel primo set Sinner è stato più bravo di me, mentre io lo sono stato più di lui nel secondo. Nel terzo fino al suo MTO è stata una battaglia, stavo quasi morendo. Stavamo faticando molto, è normale. Sono rimasto 10/12 minuti sotto il sole, ma la prossima volta dovrò essere più intelligente e aspettare fuori dal campo. Sinner era sicuramente più fresco nel complesso e questo fa la differenza, perché gioca a un livello molto alto. Devo imparare a raggiungere il livello del secondo set già nei turni precedenti, così da non giocare ogni volta tre ore. In questi giorni, Jannik ha passato meno tempo di me in campo”.