(Adnkronos) – Se ne parla sempre come una cosa sola, i Friedkin proprietari della Roma. Dan e Ryan Friedkin però non sono la stessa persona e anche sulla scelta di queste ore, quella dell’allenatore che dovrà guidare il nuovo corso a Trigoria, avrebbero posizioni diverse. Il condizionale, mai come in questo caso, è d’obbligo perché continuiamo a parlare di indiscrezioni, sensazioni, riportate da chi ha accesso diretto agli imprenditori americani.
Una partita, quella che si gioca intorno al nome del nuovo allenatore e anche della struttura manageriale che dovrà sostenerlo, che si gioca anche sulla sensibilità diversa di padre e figlio. Secondo quanto ricostruisce l’Adnkronos, Dan Friedkin sarebbe sempre convinto che la pista estera sia quella preferibile mentre Ryan, che ha passato più tempo a Roma e che può far valere una maggiore frequentazione dell’ambiente, spingerebbe per una soluzione italiana.
Da una parte, la giusta distanza che Dan Friedkin ritiene un valore aggiunto per uscire dalla crisi e, quindi, il nome internazionale di Erik Ten Hag o di un profilo simile. Dall’altra parte, la convinzione di Ryan Friedkin rispetto alla necessità di individuare un profilo in grado di dialogare subito con lo spogliatoio e con la città e, su questo fronte, i nomi più accreditati sono quelli di Vincenzo Montella e Roberto Mancini, con la suggestione Massimiliano Allegri sempre presente. Per le stesse ragioni, Dan sarebbe più fermo nel no a un ritorno di Daniele De Rossi, mentre Ryan lascerebbe la porta aperta.
Su questo schema, inevitabilmente approssimativo, incidono diverse variabili. La prima, e più sostanziale, è che Dan Friedkin è abituato a prendere le decisioni in prima persona e che spetta a lui l’ultima parola. Ci sarebbe però al momento ancora margine di discussione tra le due posizioni. E molto dipenderà anche dalle condizioni che si stanno trattando con i potenziali candidati. (Di Fabio Insenga)