(Adnkronos) –
Liberi da oggi 1 agosto il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan, rilasciati dalla Russia dove erano detenuti. Lo riferisce Bloomberg, citata da diversi media internazionali, secondo cui il rilascio dei due cittadini americani sta avvenendo nell’ambito di un maxi scambio di prigionieri che riguarderebbe anche il dissidente e collaboratore del Washington Post, Vladimir Kara-Murza, cittadino britannico-russo che possiede la green card. La sua famiglia vive negli Stati Uniti. 

Gershkovich è stato arrestato a marzo del 2023 a Ekaterinburg per spionaggio e condannato a 16 anni di prigione di massima sicurezza. Secondo l’intelligence russa, il giornalista avrebbe agito “su istruzione della parte americana” per ottenere “informazioni coperte dal segreto di Stato sull’attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo”.  

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha commentato la notizia riportata da diversi media occidentali sul presunto e imminente scambio di detenuti tra Russia e Stati Uniti. “Non ho ancora commenti su questo argomento”, ha osservato Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. 

Più volte, negli ultimi mesi, il presidente russo Vladimir Putin ha accennato all’ipotesi di una soluzione diplomatica del caso, facendo riferimento a contatti tra Mosca e Washington a livello di intelligence. La situazione di Gershkovich è entrata anche nella campagna elettorale americana in vista del voto presidenziale di novembre: Donald Trump ha detto e ripetuto che la liberazione del giornalista sarebbe arrivata dopo la sua elezione e prima dell’inizio del suo mandato. Il nuovo presidente eletto assumerà la carica a gennaio 2025. 

Il rilascio, che riguarda anche la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, si inserisce dunque in un maxi scambio di detenuti (sono in tutto 24) – riferisce la Cbs, citando un funzionario dell’Amministrazione – che riguarda 6 Paesi: oltre a Usa e Russia, figurano la Germania ed altri tre Stati occidentali. 

Nel quadro dell’accordo, almeno 12 prigionieri politici detenuti in Russia saranno rilasciati in Germania, mentre faranno ritorno in patria otto cittadini russi, tra cui diversi con sospetti legami con l’intelligence russa. Tra i cittadini russi che dovrebbero essere coinvolti nello scambio c’è Vadim Krasikov, che sta scontando una condanna all’ergastolo per un omicidio eseguito nel 2019 in Germania che i giudici hanno affermato essere stato ordinato dalle autorità federali russe.