(Adnkronos) –
Julio Velasco non si accontenta ma rilancia. Dopo la vittoria dei Mondiali di pallavolo maschile, la Nazionale italiana, insieme a quella femminile, reduce anch’essa dal trionfo iridato, è stata ricevuta oggi, mercoledì 8 ottobre, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrarne i successi. “Le motivazioni non vanno allenate, i grandi campioni le hanno anche dopo aver vinto. Abbiamo gli Europei che qualificano per le Olimpiadi e vogliamo vincere il prossimo Mondiale. Se ci si abitua alle vittorie? Se ci si abitua è la volta che si perde”, ha detto Velasco prima di entrare al Quirinale.
“Gli avversari sognano di batterci, si allenano più di prima e si sa che ripetersi è sempre più difficile. Bisogna giocare meglio degli altri per vincere, ma è chiaro che quando c’è armonia é più facile”, ha aggiunto l’allenatore della Nazionale femminile, che sul come gestire la pressione ha spiegato: “non leggo niente e non ho social. Suggerisco alle ragazze di fare lo stesso, ma non mi danno retta. Quando leggo di ‘invincibili’ mi viene l’orticaria. Per questo scelgo di isolarmi”.
“Grazie per questo invito speciale per noi, sono contento e felice di essere qui insieme alla squadra e allo staff. Lei è il nostro motivatore, prima di partire abbiamo visto l’intervento del nostro capitano Giannelli nel quale auspicava di tonare da lei che è la nostra prima spinta”, ha detto il ct azzurro della pallavolo maschile Ferdinando De Giorgi, “è stato un mondiale difficile, impegnativo, equilibrato con spinte e controspinte notevoli, ma abbiamo sempre cercato l’equilibrio, nella consapevolezza del percorso che stavamo facendo. Io ho definito questi ragazzi speciali prima del percorso, perché non lasciano indietro nessuno e hanno dentro di loro cercato energie valoriali e quando le persone sono coinvolte tirano fuori qualcosa di più”.
“Questa vittoria riflette l’immenso valore della nostra Italia, un po’ complessa ma immensa nel sentire questo sentimento morale. Avevo confidato l’ultima volta il nostro urlo agonistico, questa volta voglio confidare tre parole imperative usate in semifinali e finali: divertitevi, lottate e resistete”, ha raccontato De Giorgi. “Divertirsi perché si rischia di perdere la parte fanciullesca del gioco, il lottare è la forza morale la resistenza e la capacità di allenarsi per arrivare a risultati insieme. Chiudo con un auspicio: lei ha qualche anno di mandato, io qualcuno in meno e spero di incontrarla presto”.