(Adnkronos) – Dopo il vertice avuto con Vladimir Putin in Alaska, Donald Trump ha parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con i leader europei, tra cui la premier Giorgia Meloni, per informarli dell’esito del summit. E’ quanto si apprende da Palazzo Chigi. Secondo fonti americane, la call sarebbe durata un’ora e mezzo.
“Posso confermare che la presidente della Commissione europea Ursuia von der Leyen ha partecipato alla call con la quale Trump ha informato lei e gli altri leader europei dopo l’incontro di ieri con il presidente Putin”, ha riferito un portavoce della Commissione. Tra gli altri leader informati il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente finlandese Alexander Stubb, il presidente polacco Rafael Nawrocki, il premier britannico Keir Starmer, il segretario generale della Nato Marc Rutte, il segretario di Stato americano Marc Rubio e l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff.
Su X Dan Scavino, vice capo dello staff della Casa Bianca, aveva informato che il presidente è stato impegnato in conversazioni telefoniche a bordo dell’Air Force One atterrato nella base di Andrews dopo il ritorno da Anchorage.
Il vertice non ha portato a nessuna intesa specifica per porre fine alla guerra in Ucraina, ma il presidente degli Stati Uniti assegna il ‘voto’ massimo all’incontro con il presidente russo, e passa la palla al presidente ucraino: tocca a Volodymyr Zelensky, dice Trump, chiudere l’accordo.
In attesa di un commento ufficiale del presidente ucraino Voloydmyr Zelensky, il ‘Kyiv Independent’ ha pubblicato un editoriale di fuoco sul vertice Trump-Putin che non lascia spazio a dubbi sul suo giudizio, bollando il summit come “disgustoso, vergognoso, alla fine inutile”. Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin? Lui sì – sottolinea il quotidiano americano – Nel momento in cui è sceso dall’aereo sul suolo americano, il dittatore russo era raggiante”.
“Non più un paria internazionale – scrive il Kyiv Independent del presidente russo – finalmente accettato, e rispettato, dal leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta definì Putin un assassino, Trump gli ha riservato un’accoglienza da re”. E il giornale sottolinea la disparità di trattamento con Volodymyr Zelensky, che nell’incontro del febbraio scorso nello Studio Ovale della Casa Bianca “subì un’umiliazione pubblica”, mentre quello russo ieri “è stato coccolato: entrambi gli episodi sono stati vergognosi”.
“Trump – è la conclusione dell’editoriale – non riesce a capire che Putin non ha un approccio transazionale nei confronti dell’Ucraina, ma messianico. Vuole l’Ucraina per la Russia, punto. Per Putin e la sua cerchia ristretta, l’indipendenza dell’Ucraina è un incidente di percorso, e stanno provvedendo a correggerlo”.