(Adnkronos) – Magro il bilancio dei primi 100 giorni di Friedrich Merz, il Cancelliere tedesco che si è insediato con l’impegno di far ripartire la maggiore potenza economica europea dopo due anni di contrazione (i 100 giorni esatti cadranno mercoledì prossimo). E i tedeschi se ne sono accorti: il 60% di loro esprime insoddisfazione per l’operato del governo, segnala un nuovo sondaggio di Inda commissionato dalla Bild. Solo il 27% si dice soddisfatto (ai primi di giugno, un mese dopo l’insediamento del governo frutto dell’alleanza fra Cdu/Csu e Spd, il 44% non era contento dell’azione dell’Esecutivo e il 37% sì). Anche il tasso di approvazione per Merz è in calo: ora solo il 30% dei tedeschi approva il suo lavoro mentre il 59% è critico. Solo il 26% dei tedeschi ritiene che il Cancelliere stia facendo un lavoro migliore di Olaf Scholz, il 41% non vede nessuna differenza e il 27% pensa che stia facendo peggio.  

L’economista Veronika Grimm, che siede nel Consiglio degli esperti economici – cinque economisti nominati dal Presidente incaricati di valutare e consigliare le politiche economiche del governo – spiega in una intervista al gruppo editoriale Funke che, se da un lato l’economia mostra qualche segno di speranza e gli indicatori chiave sulla percezione dell’economia sono lievemente migliorati, “il governo deve ancora partorire”. 

Grimm critica la coalizione di governo per aver distribuito “mancette finanziarie”, come l’aumento delle pensioni, sussidi sui combustibili diesel per gli agricoltori e ristori per il settore dell’ospitalità, senza un piano a lungo termine. “La Germania deve fare i suoi compiti a casa e affrontare profonde riforme. Sono stati distribuiti così tanti regali elettorali che si stanno aprendo immensi buchi di bilancio, e questo prima di una discussione degli aumenti delle tasse”, ha aggiunto, sollecitando tagli per le tasse sulle imprese.