(Adnkronos) – Potrebbe essere legata, secondo chi indaga, a un’overdose la morte di Emanuela Ruggeri, la trentaduenne trovata senza vita ieri sera in via del Mandrione, nel quartiere Tuscolano, da un passante che ha dato l’allarme. La donna, che in passato avrebbe fatto uso di eroina e che era stata in cura in un serd, era scomparsa da Colli Aniene, a Roma, lunedì scorso, poco dopo le 20. Il decesso risalirebbe al 15 luglio, giorno dell’ultimo contatto con la madre, e sarebbe avvenuto lì dove è stato ritrovato il cadavere. A rendere possibile l’identificazione oggi, 21 luglio, sono stati i documenti che aveva con sé, accanto al corpo c’era solo la borsa senza cellulare, e i tatuaggi.  

Nel fascicolo, avviato dalla pm della procura di Roma Giulia Guccione e coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, si procede per l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato. E risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia affidata ai medici legali del Policlinico di Tor Vergata e dall’esame tossicologico. Gli investigatori stanno analizzando, intanto, le immagini delle telecamere di videosorveglianza.  

La madre sui social aveva lanciato nei giorni scorsi un drammatico appello. “Aiutatemi a trovarla, è scomparsa: sono una mamma disperata!” aveva scritto. 

“Proprio ieri avevamo fatto l’ultimo appello” dice all’Adnkronos Massimiliano Umberti, presidente del IV municipio. “Mai avrei pensato non ce ne sarebbero stati altri. Scoprire che il corpo trovato ieri appartiene alla ‘nostra’ Emanuela Ruggeri, ci ha colpito tutti, come comunità, e ci stringiamo al dolore della famiglia”.