(Adnkronos) – Dalla guerra tra Ucraina e Russia all’assedio israeliano alla Striscia di Gaza e la nuova offensiva lanciata da Tel Aviv contro i siti nucleari dell’Iran, seguita dalla replica di Teheran. E poi lo spettro dei dazi americani, che continua a gettare nell’incertezza le economie di mezzo mondo. In questo contesto teso si svolge il G7 di Kananaskis, tra le Montagne Rocciose e i numerosi laghi che punteggiano la provincia canadese dell’Alberta, già sede del G8 nel 2002.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Canada nella notte, atterrando presso l’aeroporto di Calgary. Successivamente, la premier si trasferirà al Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, dove domani lunedì 16 e martedì 17 giugno si terranno i lavori del G7.
Sotto la guida del primo ministro Mark Carney, al suo esordio internazionale dopo l’elezione dello scorso marzo, il Canada ha definito un’agenda ambiziosa in uno dei periodi più critici a livello geopolitico degli ultimi anni. Il summit dei Grandi della Terra si articolerà in sette sessioni di lavoro, alcune delle quali aperte anche a leader e attori internazionali, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato Mark Rutte. Le sessioni riservate ai soli leader del G7 inizieranno lunedì 16 giugno.
L’escalation tra Israele e Iran tiene il mondo con il fiato sospeso. Prima di partire per il Canada, la presidente del Consiglio Meloni ha convocato venerdì pomeriggio una riunione in videoconferenza con i ministri più coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale. Successivamente, ha avuto colloqui telefonici con il presidente americano Trump, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (che sarà al G7 insieme al presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa). Meloni ha poi interloquito anche con i leader dell’area mediorientale (Arabia Saudita, Giordania, Oman ed Emirati), nel corso dei quali – fa sapere Palazzo Chigi – il capo del governo ha espresso la disponibilità dell’Italia “a intraprendere ogni azione” che possa agevolare una soluzione diplomatica della crisi, come già accaduto ospitando i negoziati tra Iran e Stati Uniti.Non è atteso un comunicato congiunto al termine dei lavori, in programma per martedì 17 giugno. Saranno invece diffuse sette dichiarazioni brevi, ciascuna relativa a uno dei temi chiave: finanziamento dello sviluppo; intelligenza artificiale; tecnologie quantistiche; contrasto agli incendi; minerali strategici; repressione transnazionale e lotta al traffico di migranti.