(Adnkronos) – Un grave episodio di violenza si è verificato questa mattina intorno alle 6.30 nei pressi della zona Napo Torriani, davanti all’hotel Berna, non lontano dalla Stazione Centrale di Milano. Un cittadino italiano di 51 anni nato in Egitto è stato accoltellato da un’altra persona.
Secondo quanto si apprende, il presunto aggressore sarebbe un detenuto in regime di semilibertà nato nel 1990, attualmente detenuto presso il carcere di Bollate. L’uomo usufruiva di permessi giornalieri per lavorare nell’hotel nei pressi della stazione, dove era impiegata anche la vittima. A quanto si apprende, il presunto aggressore sarebbe detenuto per un omicidio ai danni di una prostituta avvenuto diversi anni fa in Campania, delitto per cui stava scontando una pena definitiva.
Già da ieri pomeriggio il detenuto non si era presentato al lavoro, e in serata non aveva fatto rientro in carcere. Questa mattina, intorno alle 6:30, avrebbe aggredito il collega con un coltello dopo averlo atteso davanti all’ingresso dell’hotel dove entrambi erano impiegati, la vittima nella caffetteria dell’albergo mentre l’aggressore alla reception.
Secondo le prime informazioni, l’uomo ferito è stato raggiunto da diversi fendenti in più parti del corpo. A seguito dell’aggressione, la vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale Niguarda. Le sue condizioni sono gravi ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico: si trova attualmente in pericolo di vita.
E un inquietante tassello si aggiunge al giallo che ruota attorno all’aggressione avvenuta all’alba di oggi. Nella giornata di ieri, a quanto si apprende, i familiari hanno denunciato la scomparsa di una dipendente della struttura, una donna originaria dello Sri Lanka.
La donna, che lavorava presso lo stesso hotel in cui erano impiegati anche il presunto aggressore e la vittima stessa, avrebbe fatto perdere le proprie tracce. I parenti hanno contattato le forze dell’ordine dopo numerosi tentativi di raggiungerla telefonicamente, tutti andati a vuoto. Nessuna risposta e nessun segnale della sua presenza.
Al momento non è chiaro se esista un collegamento diretto tra la scomparsa della lavoratrice srilankese e l’aggressione, ma gli inquirenti non escludono alcuna pista.