(Adnkronos) – La Russia passa oggi, 15 gennaio, al contrattacco dopo i massicci raid lanciati ieri dall’Ucraina che hanno colpito siti militari e industriali in tutto il territorio russo. “Prese di mira le infrastrutture energetiche, con il lancio di oltre 40 missili e più di 70 droni”, ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che Kiev deve “continuare a rafforzare le capacità dello scudo aereo”. 

“Siamo nel mezzo dell’inverno e l’obiettivo dei russi resta immutato: la nostra infrastruttura energetica”, ha scritto in un post su X, precisando che “tra gli obiettivi ci sono strutture che consentono la vita quotidiana della popolazione”. “Più di 40 missili sono stati lanciati nell’attacco, anche missili balistici”, ha aggiunto, affermando che “almeno 30 sono stati distrutti”. “Inoltre più di 70 droni d’attacco sono stati lanciati durante la notte”, ha detto il presidente ucraino, precisando comunque che grazie ai sistemi di difesa aerea e “a tutte le unità coinvolte siamo riusciti a mantenere operativo il sistema energetico”. 

Sullo “scudo aereo”, le “promesse fatte dagli alleati al summit della Nato a Washington e alla riunione di Ramstein restano parzialmente non rispettate”, ha criticato, sottolineando che il suo governo “ha anche parlato di licenze per la fabbricazione di sistemi di difesa aerea e missili, che sarebbero garanzie efficaci di sicurezza per l’Ucraina”. “E’ realistico e necessario – ha rimarcato – Siamo grati a tutti coloro che stanno aiutando il nostro Paese, ma non si tratta solo del nostro Paese. Con la difesa dell’Ucraina stiamo definendo se l’Europa e il mondo democratico nel suo complesso possano fermare le guerre in modo affidabile ed efficace”.