(Adnkronos) – Si è svolto a Milano l’incontro “21 tappe per l’Equità di Genere nello Sport Italiano”, progetto formativo realizzato dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Coni per sensibilizzare i professionisti e gli studenti dello sport italiano alla partecipazione femminile nelle società sportive e nelle federazioni. 

L’evento, organizzato al Palazzo delle Federazioni a Milano in collaborazione con la Scuola dello sport del Coni Lombardia, ha visto gli interventi di Diana Bianchedi (Chief Strategy Planning Legacy Officer di Fondazione Milano Cortina 2026), Claudia Giordani (Vicepresidente Nazionale Con), Cecilia D’Angelo (Dirigente Territorio Coni), Marco Riva (Presidente Coni Regionale Lombardia), Adriana Lombardi (Direttrice scientifica della Scuola Regionale dello Sport Coni Lombardia), Cosimo Palazzo (Head of Human Rights di Fondazione Milano Cortina 2026) e Viola Germani (Partner Deloitte). 

L’evento è partito da un dato: come spiegato da Eige’s Gender Statistics Database, nel 2023 soltanto il 22% delle posizioni apicali nelle federazioni nazionali dei dieci sport più popolari dell’Ue è stato occupato da donne, ma le disparità di genere si riscontrano su più livelli. Durante i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Pechino 2022, la partecipazione femminile ha raggiunto solo il 38% tra gli ufficiali tecnici (+7% rispetto al dato di Pyeongchang 2018), il 21% tra i capi missione (+7% vs Pyeongchang 2018) e si è fermata al 10% tra gli allenatori presenti nella manifestazione (+1% vs Pyeongchang 2018). 

 

La tappa di Milano si inserisce in un percorso di 21 appuntamenti per promuovere l’iniziativa sul territorio nazionale, inserendo questo modulo all’interno dei programmi formativi di tutte le Scuole Regionali dello Sport Con in Italia. Lo ha sottolineato anche Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer di Fondazione Milano Cortina 2026: “Le Olimpiadi e le Paralimpiadi offrono un’importante opportunità per stimolare una trasformazione attraverso lo sport e promuovere un impegno verso una società più inclusiva. Sono convinta che i programmi di formazione tecnica siano determinanti per lo sviluppo paritario del settore e per la valorizzazione delle competenze femminili. In questa prospettiva, credo che Milano Cortina 2026 possa svolgere un ruolo cruciale nel creare un’eredità significativa per il nostro Paese”.