(Adnkronos) –
Un incontro distensivo con il governo quello di oggi tra il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e i rappresentanti di Riscatto Agricolo, ma i presidi locali rimangono fino a che l’intesa raggiunta, e gli impegni presi, non saranno “nero su bianco”. Ad affermarlo all’Adnkronos sono alcuni agricoltori aderenti al movimento, protagonista della protesta dei trattori di questi giorni arrivata fino a Roma. “Abbiamo ottenuto ma non molliamo finché l’accordo non sarà nero su bianco e nelle varie province restiamo in presidio, ad esempio qui a Brescia” afferma Davide Pedrotti, il giovane allevatore di vacche da latte, referente di Riscatto per il bresciano e che, tra l’altro avrebbe voluto salire sul palco di Sanremo.
“Anche se a Roma stanno pensando di tornare nei luoghi di origine, una ventina di presidi rimarranno operativi, in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, in Sardegna…” spiega Pedrotti e annuncia che dovranno “aspettare fino al 26 febbraio quando ci sarà la riunione straordinaria della Commissione Ue a Bruxelles, dove si vedrà se le modifiche alla Pac annunciate saranno realizzate (prima fra tutte lo stop all’obbligo di lasciare il 4% dei terreni incolti). Quanto all’esenzione dell’Irpef per i redditi sotto ai 10mila euro, allo studio del governo “non è il punto forte della nostra protesta, ma piuttosto che ci paghino il giusto prezzo ai nostri prodotti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Congia, portavoce di Riscatto per la Sardegna, che nei giorni scorsi era venuto a Roma e aveva partecipato venerdì all’incontro con il ministro Francesco Lollobrigida. “Veramente non ho sentito ancora i portavoce del coordinamento nazionale perché voglio capire bene come è andata – spiega Congia raggiunto telefonicamente dall’Adnkronos – ho visto il comunicato, sono contento perché la piattaforma riguarda anche la Sardegna e se sarà confermata l’apertura del tavolo anche sugli ecoschemi per il settore ovicaprino saremo pronti a smobilitare e a discutere con le istituzioni in maniera costruttiva”.
“Siamo più sereni perché c’è un impegno a convocare dei tavoli e a discutere la nostra piattaforma – aggiunge Congia – cogliamo in maniera positiva la disponibilità a discutere e a dare delle risposte certe, alcune sono già arrivate, come ad esempio per l’esenzione dell’Irpef. Quindi il clima è meno agguerrito. Siamo agricoltori e i pastori della Sardegna a cagliari, Olbia e Porto Torres, e continuiamo a essere uniti al movimento Riscatto Agricolo, nel quale non c’è politica di mezzo – conclude – attendiamo risposte positive, decideremo tutti assieme il da farsi”.
Intanto, annuncia Congia, il 15 febbraio a Bolotona, un comune in provincia di Nuoro, nel cuore dell’isola, i pastori sardi che appoggiano Riscatto Agricolo terranno una manifestazione.
“Sull’Irpef insieme ai colleghi Giorgetti e Leo stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli” afferma il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida in una nota. “Il sostegno al reddito dei più deboli e l’abbattimento dei costi di produzione, – sottolinea – in un quadro di equità, restano la stella polare dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e spero che chiunque, al di là della collocazione parlamentare, abbia a cuore il sistema agricolo”.
“Nelle prossime settimane il governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno – ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra -, ma come giustamente evidenziato dagli agricoltori bisogna anche lavorare a una organica riforma del sistema assicurativo, così da abbassare i costi delle polizze assicurative per gli agricoltori, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali”. “Il governo intende, inoltre, rafforzare il vincolo di origine 100% italiana delle produzioni, come aiuto diretto alla filiera agroalimentare nazionale” aggiunge.
“C’è una base minima, che è quella dei 10mila euro, se si può ottenere di più meglio, noi stiamo lavorando” dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Fi, a margine di una conferenza stampa alla Camera. “Avevamo chiesto all’inizio come Forza Italia un’esenzione totale, però il problema riguarda i conti, con il ministro Giorgetti stiamo lavorando perché comunque si parta da una base di 10mila e se si può ottenere di più meglio, però bisogna sempre essere responsabili”. “Già con la quota dei 10 mila euro viene esentato l’80% delle aziende agricole, quindi già è un risultato molto importante. Ma questo ovviamente non basta, serve fare molto di più, serve una strategia complessiva”, aggiunge Tajani.
Le posizioni della Lega che chiede di più? “Tutte le norme sono state approvate in Consiglio dei ministri da tutti, se si può migliorare la situazione siamo sempre pronti a farlo, servono però proposte che non siano demagogiche ma che possano permettere di risolvere i problemi, siamo contrari a fare false promesse”, replica il ministro.
“Il governo ha creato il problema con gli agricoltori aumentando loro le tasse e oggi, per distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità, attacca la transizione verde e lo fa mentre la crisi climatica produce danni ingenti: nel 2022 la siccità ha causato 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura e, nel silenzio generale e senza alcuna reazione preoccupata da parte del governo, la Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità naturale per la siccità già nel mese di febbraio” ha detto il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
“Condivido buona parte delle rivendicazioni degli agricoltori, dalla concorrenza sleale, al ruolo della grande distribuzione, alla riforma della Pac votata in Europa anche dalla Lega e FdI, che dà risorse alle grandi multinazionali a scapito dei piccoli agricoltori. Come ecologisti – continua – non siamo d’accordo sull’eliminazione della messa a riposo del 4% dei terreni, pratica agricola. I nostri nonni e bisnonni praticavano il riposo dei terreni, pratica chiamata anche ‘maggese’, che consente il recupero della fertilità del suolo, la riduzione dell’erosione e l’incremento della biodiversità: ‘Un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante,’ scriveva Ovidio'”.
“Do appuntamento al governo alla prossima primavera/estate, quando non ci sarà acqua per i campi e la siccità metterà purtroppo in ginocchio la nostra agricoltura. Irresponsabilmente, vengono attaccate le politiche sul clima, ben sapendo che la crisi climatica è la peggiore nemica dell’agricoltura”, conclude Bonelli.
Incrementare l’esenzione Irpef – sopra i 10mila euro -, approvare la proposta della Lega su controllo dei prezzi e costi di produzione, accelerare i provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica. Sono alcune delle proposte della Lega emerse durante il vertice presieduto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Nell’occasione, la Lega ha confermato la netta contrarietà ai negoziati dell’Europa con il Sudamerica. L’intesa con i Paesi del Mercosur, a cui sta lavorando ancora Bruxelles senza vere garanzie sul rispetto degli standard simili ai nostri, fa sapere la Lega, “rappresenterebbe un pericolo per i produttori italiani con l’arrivo sulle nostre tavole di prodotti che non danno le nostre stesse garanzie. E poi manca ancora una valutazione complessiva dell’impatto di queste misure sul nostro mercato”. Per la Lega si tratta dell’ennesimo tentativo di favorire le multinazionali danneggiando il made in Italy. “Vogliamo coinvolgere un numero sempre maggiore di imprenditori agricoli, aggiungendo altre risorse rispetto a quanto già ipotizzato” spiega Salvini a proposito di Irpef secondo quanto riferisce la Lega.