(Adnkronos) – I nuovi principi di corporate governance dell’OCSE, adottati dal G20, e la loro attuazione nel contesto italiano sono al centro di una guida di Assonime, l’associazione delle società per azioni, che analizza il ruolo del sistema di direzione e controllo delle aziende nel promuovere lo sviluppo del mercato dei capitali e la sostenibilità.
La corporate governance è considerata cruciale non solo per le singole aziende ma anche per l’intero sistema nazionale. La guida evidenzia l’importanza dell’autoregolamentazione, sottolineando la flessibilità e la natura evolutiva di questa componente come elemento chiave di un solido quadro di governance, in linea con i Principi G20/OCSE.
I nuovi Principi di Corporate Governance del G20/OCSE, approvati nel settembre 2023, riflettono le nuove dimensioni della corporate governance, ponendo maggiore enfasi sulla sostenibilità e sulla resilienza delle imprese. Questi principi sono stati elaborati con l’obiettivo di migliorare l’accesso delle società ai mercati finanziari, promuovono la trasparenza e la responsabilità nei confronti degli azionisti, e sostengono la sostenibilità e la resilienza aziendale.
Inoltre, i principi affrontano il ruolo crescente degli investitori istituzionali, promuovendo codici di stewardship e la disclosure dei conflitti di interesse. Contengono anche nuove raccomandazioni che riflettono l’importanza crescente del debito societario e il ruolo degli obbligazionisti nei mercati dei capitali. In sintesi, mirano a creare un ambiente in cui le aspettative degli investitori evolute siano soddisfatte, favorendo la fiducia nei mercati finanziari e promuovendo la sostenibilità economica complessiva.
Ecco alcuni punti chiave relativi ai principi G20/OCSE e alla loro importanza per le aziende:
I principi G20/OCSE offrono un quadro fondamentale per le aziende interessate a implementare pratiche di governance efficaci e adattate agli standard internazionali, migliorando così la loro reputazione, la fiducia degli investitori e il loro accesso ai mercati finanziari.
La flessibilità e la natura evolutiva dell’autoregolamentazione sono sottolineate come elementi chiave di un solido quadro di governance, secondo quanto riconosciuto dai Principi. La guida di Assonime pone particolare attenzione all’area dell’autoregolamentazione, esaminando i principi relativi alle responsabilità del consiglio di amministrazione e alla governance della sostenibilità, oltre ad altri principi legati al ruolo, alle caratteristiche ed all’attuazione del Codice di Corporate Governance e alla divulgazione delle pratiche di governance.
Secondo l’analisi di Assonime, il sistema italiano mostra un elevato grado di allineamento con gli standard internazionali, specialmente grazie alla revisione ampia del Codice di Autodisciplina italiano nel 2020, che ha adottato una visione “illuminata” della corporate governance, in particolare rispetto alla sostenibilità.
Tuttavia, viene sottolineato che una buona corporate governance è necessaria ma non sufficiente per raggiungere l’obiettivo più ampio di creare un mercato dei capitali in grado di sostenere la crescita, l’innovazione e la transizione verso un’economia sostenibile.